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Il matrimonio al Castello di Gargonza di Giada e Francesco tra le foreste casentinesi si è svolto durante una piacevole giornata di metà ottobre.
Si percepiva il classico tepore autunnale, il leggero vento tra le foglie degli alberi intorno al borgo fortificato del Castello di Gargonza. Il Castello è un complesso nato nel 12° secolo in cui vi passò Dante Alighieri i primi giorni del suo esilio.
Il castello è passato dal governo dei Ghibellini alle mani di una comunità agricola dedita ai boschi e alla produzione della lana.
Adesso è possibile godere di tutto questo, il panorama, il profumo, la storia, soggiornando in questo luogo magnifico toscano.

Il Casentino, un paradiso verde


Lo scenario delle foreste casentinesi abbraccia le mura del luogo dove Giada e Francesco hanno svolto il loro matrimonio religioso.
La zona del casentino è ricca di boschi e sentieri di trekking, in cui è bello perdersi tra i meravigliosi incroci e ritrovarsi sulla via di questo grande paradiso toscano.
In mezzo alle varie piccole case che costituiscono il borgo la cerimonia è stata celebrata all’interno della dolce parrocchia di SS. Tiburzio e Susanna.
Celebrare un matrimonio al Castello di Gargonza offre la dolce possibilità di notare come di fronte alle porte d’ingresso ci sono dei nomi che ricordano gli abitanti del luogo come Argentina, Niccolina e Boccio.

Giada e Francesco sono stati accompagnati durante la giornata da un testimone speciale, Ercole, un australian shepard che ha aspettato sua “mamma” davanti all’ingresso della chiesa (non vedeva l’ora di vederla). AL suo fianco il “papà” col bouquet in mano.
Brindisi, sorrisi e bicchieri tintinnanti hanno dato calore a questa giornata autunnale che non poteva che terminare in bellezza con un tipo di musica che adoro. Il Blues.
I Papillon Vintage Band hanno animato il giorno del matrimonio al ritmo di blues, movimenti di bacino e piedi saltellanti.
Gli alberi delle foreste casentinesi sono stati testimoni di un matrimonio celebrato a suon di blues.

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